“E’ stata una partita tosta, come del resto ci aspettavamo”. Sono le prime sofferte ma soddisfatte parole di analisi di Gabriele Piras. Il tecnico della Innovyou Sennori è raggiante per la conquista da gara due e nel ripercorrere la gara afferma. “Abbiamo avuto un buon approccio ma poi abbiamo concesso canestri facili e troppi punti in transizione ai nostri avversari. I nostri attacchi, per troppi momenti, sono stati confusi”. Piras non è però avaro di complimenti per gli avversari. “Sono stati bravi a limitare Hubalek e Cordedda con raddoppi sistematici e difese aperte – ha detto – nel terzo quarto ci siamo compattati, e dalla difesa intensa è arrivata l’esaltazione in contropiede. E’ quella, da sempre, la nostra forza”. Il tecnico è felice anche per l’apporto della panchina. “Sono contento per Marreu e Simone Piras, quando chiamati hanno difeso benissimo e preso rimbalzi difensivi importanti”.
Per coach Carlini, la differenza è invece tutta negli ultimi minuti di gioco. “Siamo crollati – ammette il coach della Torres – ci è mancata lucidità e gambe nel finale. Eravamo corti e abbiamo provato a costruire almeno 5 o 6 attacchi di fila senza senso, e nella difesa successiva ci siamo persi l’uomo”. La differenza? “La fisicità che Sennori è riuscita a mettere nell’ ultimo quarto di gioco – la chiosa del coach rossoblù – non abbiamo retto il confronto, ma in quell’occasione gli arbitri avrebbero potuto fischiare qualcosa i più”. Tutto già deciso ? “No, i miei ragazzi sono incredibili e non mollano mai. Ci crediamo ancora e proveremo in casa a regalare una gioia ai nostri tifosi. L’ obiettivo è provare a portare tutti a gara 4 del 26 maggio”.
*Foto di Mario Marongiu