A casa sua, Patrick Cappai è ancora il Campione del Mondo WBC Silver Youth per i Pesi Piuma. Ci teneva tanto, troppo, a vivere un momento del genere nella sua città, Quartu Sant’Elena.
Tra lui e la conferma del titolo c’era Ramadhani Haji Kimwaga, un avversario ostico che non ha quasi mai lasciato grandi margini al sinistro del suo avversario. Qui la maturità del figlio di Fabrizio Cappai, che ha saputo gestire le otto riprese, vincendole tutte all’unanimità. Il pugile quartese, salito sabato sul ring, ha fatto il match, decidendo quando attendere e quando invece prendere alla sprovvista il tanzaniano.
Dopo i primi tre round Cappai era avanti 30-27, dopo la sesta ripresa conduceva 60-54, alla fine dell’ottava non c’erano dubbi su chi fosse il vincitore. Un successo indiscutibile e più forte della sfortuna, con Kimwaga e il suo connazionale Tasha Nassoro Ramadhani che hanno rischiato di non presentarsi a causa dei problemi ai voli dovuti al crash informatico degli ultimi giorni.
Per lui ora è il momento di spingersi oltre, a caccia di grandi traguardi nel mondo dei pro, in cui ha iniziato alla grande con dieci vittorie in altrettanti incontri.
La serata del Tennis Club Marina Residence ha avuto come protagonisti anche altri pugili sardi: Stefano Lai ha vinto ai punti contro il più esperto pugile mongolo Bazargur Jugder. Per il ragazzo dell’Accademia Pugilistica Sardegna si tratta della quinta vittoria su cinque incontri. Vittorie importanti anche per Nicola Mancosu e Cristian Zara, rispettivamente ai punti contro l’ungherese Laszlo Bernath e con verdetto unanime contro il tanzaniano Ramadhani.
Due successi che proiettano entrambi i boxer verso dei match titolati (ancora da annunciare ma già accordati) che possano far rivivere al più presto un’altra serata magica per la boxe sarda.